La Poesia

La casa della poesia
non avrà mai porte





Il più grande sito italiano di poesie e racconti

Entra o Registrati Che metta del giusto animo il pellegrino che bussa alla casa della poesia.


La Poesia | Antologia completa | Testi più votati | Ricerca avanzata | Rss Feeds | Invio materiale

    Poesie e racconti
» Poesia antica greca e latina
» Poesia dialettale italiana
» Poesia italiana
» Poesie inedite
» Poesie straniere tradotte
» Racconti inediti e/o celebri

  Filtra le poesie e racconti
» Più lette
» Più votate dagli utenti

  Felice Pagnani
» Disegni
» Sito Poesia
» In ricordo

   Iscrivermi alla newsletter
Iscrivendoti alla newsletter riceverai la info dei nuovi materiali pubblicati.
» Nome » E-mail

Titolo/Autore Testi    ricerca avanzata
Pubblicata il: luglio 21, 2013 | Da: Redazione
Categoria: Poesia dialettale centro Italia | Totali visite: 2662 | Valorazione

Occhio al medio ambiente | Invia per per e-mail

  
Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
LOTTE A CASA

Cor zu' bravo sbordone a manimanca,
Du' pellegrini a or de vemmaria
Cercaveno indov'era l'osteria,
Perc'uno aveva male in d'una cianca.

Ce s'incontra er zor Lotte, e je spalanca
Er portone dicenno: "A casa mia"
E loro je risposeno: "Per dia
Dimani sarai fio de l'oca bianca".

Quelli ereno du' angeli, fratello,
Che ar vedelli passà li Ghimorrini
Se sentinno addrizzà tutti l'ucello.

E arrivonno a strillà, fiji de mulo:
"Lotte, mannece giù li pellegrini,
Che ce serveno a noi pe daje in culo".

Roma, 17 gennaio 1832

TRADUZIONE

LOT A CASA[1]
Col loro bravo bordone nella sinistra,
Due pellegrini a ora di Ave Maria[2]
Cercavano dov'era l'osteria,
Perché uno aveva male ad una gamba.

Incontrano il signor Lot, che spalanca
Loro il portone dicendo: "A casa mia"
E loro gli rispondono: "Per Dio
Domani sarai figlio dell'oca bianca"[3].

Quelli erano due angeli, fratello,
A veder passare i quali gli abitanti di Gomorra[4]
Si sentirono sessualmente stimolati.[5]

E quei figli di mulo arrivarono persino a gridare:
"Lot, mandaci giù i pellegrini,
Ci occorrono per sodomizzarli".

Roma, 17 gennaio 1832
[1] · Secondo la Genesi, due angeli travestiti da pellegrini furono inviati a Sodoma per distruggere la città a causa della perversione dei suoi abitanti.
Ricevettero ospitalità da Lot (il quale, per questa ragione, fu avvisato dagli angeli di fuggire dalla città il giorno successivo, per salvarsi). Gli abitanti di Sodoma si radunarono attorno alla casa di Lot, pretendendo da lui che consegnasse loro i due stranieri.
[2] · Ora equivalente alla nostra mezzanotte.
[3] · Cioè: "Domani sarai un privilegiato".
[4] · Gomorra era l'altra città da distruggere a causa della depravazione; quindi, chi parla non fa alcuna differenza fra gli abitanti dell'una o dell'altra città.
[5] · Letteralmente: "Ebbero tutti un'erezione".


 Commenti degli utenti

Non ci sono commenti...



Protected by Copyscape DMCA Takedown Notice Violation Search
1 2 3 4 5
Come ti è sembrato?     Scarso
Eccellente    


Ti proponiamo i Poesia dialettale centro Italia più letti

» Gioacchino Belli A BONA FAMIJA
» Trilussa IL TESTAMENTO DI UN ALBERO
» Aldo Fabrizi MAGNÀ E DORMÌ
» Gioacchino Belli ER GIORNO DER GIUDIZZIO
» Gabriele Tirabovi COMBA’
Gli ultimi Poesia dialettale centro Italia pubblicati

» Enio Orsuni NON E� L�AMORE CHE AFFATICA IL CUORE
» La stella della speranza (a Trilussa)
» Trilussa LA STATISTICA
» Trilussa LA STELLA CADENTE
» poesia
» Enrico Taddei - Diaolo me


    Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito
Nascondi le cose lontane, tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli, su l'alba, da' lampi notturni e da' crolli d'aeree frane!

    Statistiche generali
» Pubblicazioni
6785
» Autori registrati
8602
» Totali visite
19305885
» Categorie
35

Eliminare i file cookie | Torna su   

2000, 2020 © La-Poesia.it | Fondato da Felice Pagnani e adesso curato da Manuel Pagnani.