La Poesia

La casa della poesia
non avrà mai porte





Il più grande sito italiano di poesie e racconti

Entra o Registrati Che metta del giusto animo il pellegrino che bussa alla casa della poesia.


La Poesia | Antologia completa | Testi più votati | Ricerca avanzata | Rss Feeds | Invio materiale

    Poesie e racconti
» Poesia antica greca e latina
» Poesia dialettale italiana
» Poesia italiana
» Poesie inedite
» Poesie straniere tradotte
» Racconti inediti e/o celebri

  Filtra le poesie e racconti
» Più lette
» Più votate dagli utenti

  Felice Pagnani
» Disegni
» Sito Poesia
» In ricordo

   Iscrivermi alla newsletter
Iscrivendoti alla newsletter riceverai la info dei nuovi materiali pubblicati.
» Nome » E-mail

Titolo/Autore Testi    ricerca avanzata
Pubblicata il: aprile 30, 2014 | Da: Letizia
Categoria: Poesia dialettale centro Italia | Totali visite: 7818 | Valorazione

Occhio al medio ambiente | Invia per per e-mail

  
Letizia
Nata a Roma il 3.4.1961;laureata in lingue LUMSA;professione:addetta di biblioteca; sposata e madre di due figli.
La stella della speranza
(a Trilussa)

Er sor Trilussa,
che der verso era maestro ,
un tempo recitava :

“Quanno me godo da la loggia mia
quele sere d'agosto tanto belle
ch'er celo troppo carico de stelle
se pija er lusso de buttalle via,
a ognuna che casca penso spesso,
a le speranze che se porta appresso”

Mo’ io, con riverenza,
j’arisponno :

Veda, sor mae’,
le speranze si, so’ come stelle…
come le stelle s’accennono,
come le stelle se spegneno,
ma pur sempre come stelle brilleno,
e ce fanno campà der soriso der celo.

Allora, sor mae’
vojo falla ‘na preghiera
a colui che tutto move :

Padre,
noi de speranze ce n’avemo tante ,
da nun potè tenelle tutte n’er petto;
però si è vero
che le speranze so’ l’urtime a morì ,
puro pè n’attimo,
accennéce ste’ stelle,
e dentro ar core, facce ‘ntenerì…
Perché, si su stà tera
nun c’hai manco ‘na speranza,
da buttà lì
sei come na’ stella che casca
e ‘n mezzo ar celo danza…
senza quarcheduno che se scanza.

Quindi, sor maè, fateve servì,
puro si è vero che
‘chi de speranza vive, disperato more’,
ancor più vero è che riuscì a tené illesi
e a’n filo de speranza li desideri appesi
serve come er pane
a tutti quelli che stanno a campà quì .


Letizia 11.04.2014


 Commenti degli utenti

Non ci sono commenti...



Protected by Copyscape DMCA Takedown Notice Violation Search
1 2 3 4 5
Come ti è sembrato?     Scarso
Eccellente    


Ti proponiamo i Poesia dialettale centro Italia più letti

» Gioacchino Belli A BONA FAMIJA
» Trilussa IL TESTAMENTO DI UN ALBERO
» Aldo Fabrizi MAGNÀ E DORMÌ
» Gioacchino Belli ER GIORNO DER GIUDIZZIO
» Gabriele Tirabovi COMBA’
Gli ultimi Poesia dialettale centro Italia pubblicati

» Enio Orsuni NON E� L�AMORE CHE AFFATICA IL CUORE
» La stella della speranza (a Trilussa)
» Trilussa LA STATISTICA
» Trilussa LA STELLA CADENTE
» poesia
» Enrico Taddei - Diaolo me


    Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito
T'avea predetto un astrologo, o Munna, che saresti perito in breve tempo: la sua predizione s'è avverata. Pel timor di lasciare un po' di roba,

    Statistiche generali
» Pubblicazioni
6785
» Autori registrati
8610
» Totali visite
19310451
» Categorie
35

Eliminare i file cookie | Torna su   

2000, 2020 © La-Poesia.it | Fondato da Felice Pagnani e adesso curato da Manuel Pagnani.