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Pubblicata il: giugno 24, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie africane | Totali visite: 4523 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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A Pablo Picasso
Lei dorme, riposa sul candore della sabbia.
Kumba Tam dorme. Una palma verde vela la febbre dei capelli, color rame la fronte curva
Le palpebre chiuse, coppa duplice e sorgenti sigillate,
Questa falce sottile di luna, questo labbro più nero e appena tumido - dov'è il sorriso della donna complice?
Le patene delle gote, il disegno del mento cantano l'accordo muto.
Viso di maschera chiuso all'effimero, senz'occhi senza materia
Testa di bronzo perfetta con la patina del tempo
Che non imbrattano beretti né rossetto né rughe, né tracce di lacrime o di baci
O viso tale come Dio t'ha creato prima della memoria stessa delle età
Viso dell'alba del mondo, non ti aprire come una gola tenera per commuovere la mia carne.
Io ti adoro, o Bellezza, col mio occhio monocorde! |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
I papaveri sono ovunque,
il tramonto li scova
e li accende tutti,
rosso è pure il cane
che ansima sulla strada
nella sua ora di libertà . |
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