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Pubblicata il: dicembre 05, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 700 | Totali visite: 3903 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Giuseppe Parini
DESIDERIO DI FAVOLE
Dieci lustri ormai compiuto
ho di questa inferma vita.
Sempre in favole ho vivuto,
e vivrò fin ch'è finita.
Ne le ancor lattante
le sdentate donniciuole
l'alma debole incostante
mi nudrir d'assurde fole.
Io da loro narrar m'udia
come spesso a par del vento
van le streghe in compagnia
dè demoni di Benevento;
Come i lepidi folletti
di noi fanno gioco e scherno,
e gli spiriti maledetti
a noi tornan dall'inferno.
Con la bocca aperta e gli occhi
e gli orecchi intento io stava:
mi tremavan i ginocchi:
dentro il cor mi palpitava.
Al venir de le tenebre
m'ascondea fra le lenzuola:
findi un sogno atro e funebre
mi troncava la parola.
Non di meno al novo giorno
obliavo i pomi e il pane;
e le vecchie io fea ritorno,
e chiedea nuove panzane. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
ER ZAGRIFIZZIO D'ABBRAMO
II
con traduzione
Doppo fatta un boccon de colazzione
Partirno tutt'e quattro a giorno chiaro,
E camminorno sempre in orazzione
Pe quarche mijo ppiù der centinaro.
"Semo arrivati: alò", disse er vecchione,
"Incollete er fascetto, fijo caro": |
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