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Pubblicata il: giugno 19, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 800 | Totali visite: 2948 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Uscite, o capre, or che la luna attinga
la prateria! Il pecoraio dorme.
Giunge sul vento, nella pace enorme
il suono della mitica siringa.
Dolce richiamo! Il dèmone vi cinga
danzando erette. Andate orme su l'orme
dell'amatore musico biforme,
inebbriate dalla sua lusinga.
Danzate, o capre! Steso sulla madia,
chiusi gli orecchi nel berretto frigio
il pecoraio dorme alle Capanne.
O risognate i monti dell'Arcadia,
dimenticate l'onta ed il servigio
sulla dolcezza delle sette canne! |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Io son qua
e sto con Pà
Mà sta là
e fa del tè.
Lei sì che sa
far del tè,
un tal bon tè! |
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