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Pubblicata il: giugno 23, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 900 | Totali visite: 2698 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Ognuno ha il suo abbraccio.
Sfuggire alla vita,
ai giorni di sole
in un ralenti visto ,
cercarsi qualcosa ,
ancora qualcosa
da fare. |
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