|
|
Pubblicata il: giugno 22, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 900 | Totali visite: 3175 | Valorazione
|
|
|
|
Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
|
|
|
Pace, pace! La bella Simonetta
adorna del fugace emerocàllide
vagola senza scorta per le pallide
ripe cantando nova ballatetta.
Le colline s'incurvano leggiere
come le onde del vento nella sabbia
del mare e non fanno ombra, quasi d'aria.
L'Arno favella con la bianca ghiaia,
recando alle Nereidi tirrene
il vel che vi bagnò forse la Grazia,
forse il velo onde fascia
la Grazia questa terra di Toscana
escita della casalinga lana
che fu l'arte sua prima.
Pace, pace! Richiama la tua rima
nel cor tuo come l'ape nel tuo bugno.
Odi tenzon che in su l'estremo giugno
ha la cicala con la lodoletta!
(Metà luglio-metà agosto 1902) |
|
Commenti degli utenti |
|
|
|
Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
SOGNI MARINARI
Non so perché io mi strugga per te ancora,
Arda di risolcare il tuo flutto incostante;
Udrà lo sciacquio delle onde sotto il mio letto di morte,
Il tuo sale è racchiuso per sempre nel mio sangue |
|
Statistiche generali |
» Pubblicazioni |
6785
|
» Autori registrati |
8594
|
» Totali visite |
19301317
|
» Categorie |
35
|
|