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Pubblicata il: settembre 08, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie di Pablo Neruda | Totali visite: 14120 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Pablo Neruda
L' INFINITA’
Pablo Neruda Vedi queste mani?
Han misurato la terra,
han separato i minerali e i cereali,
han fatto la pace e la guerra,
hanno abbattuto le distanze
di tutti i mari, di tutti i fiumi,
e tuttavia
quando percorrono
te, piccola,
grano di frumento, allodola,
non riescono a comprenderti,
si stancano raggiungendo
le colombe gemelle
che riposano o volano sul tuo petto,
percorrono le distanze delle tue gambe,
si avvolgono alla luce della tua cintura.
Per me sei un tesoro più colmo
d'immensità che non il mare e i grappoli,
e sei bianca e azzurra e vasta come
la terra nella vendemmia.
In questo territorio,
dai tuoi piedi alla tua fonte,
camminando, camminando, camminando,
passerò la mia vita. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
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Se per l'uomo che ritiene di essere devoto,
di non aver tradito la parola data, né giurato
in nome degli dei per ingannare la fiducia
nei rapporti umani, è fonte di gioia il ricordo
del bene compiuto; gli anni futuri ti riservano
molte gioie, Catullo, per questo amore ingrato.
Tutto il bene che a un essere umano è possibile
fare o dire, tu l'hai detto e fatto: e tutto
si è perduto nell'ingratitudine di un cuore.
Perché dunque continui a tormentarti? |
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