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Pubblicata il: gennaio 27, 2014 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie di Pablo Neruda | Totali visite: 4310 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Pablo Neruda
POVERI POETI
Poveri poeti che la vita e la morte
perseguitaron con la stessa cupa tenacia,
poi son coperti d'impassibil pompa,
abbandonati al rito e al dente funerario.
Essi - oscuri come pietruzze - ora
dietro gli alteri cavalli, distesi
vanno, alfine governati dagli intrusi,
tra i becchini, a dormire senza silenzio.
Anzi, ormai sicuri che il morto è morto
fanno delle esequie un festino miserabile
con tacchini, maiali e altri oratori.
Spirarono la loro morte e allora l'offesero:
solo perché la loro bocca è chiusa
e più non può rispondere al canto. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
En sòde, io lai!
Le Porte, i bBaluardi, le 'ortine
que' pplatani che svéttin belli arti
òra che taglin l'erba 'n sùlli Sparti
ci faccio 'n giro tutte le matìne
E le su' Casermette rassettate
en doventate sede di 'urtura1
Ma cchi l'avrebbe ditto?! Belle Mura
di Lucca tutti san che voi parlate |
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