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Pubblicata il: luglio 13, 2013 | Da: Redazione
Categoria: Poesie greche | Totali visite: 2558 | Valorazione

Occhio al medio ambiente | Invia per per e-mail

  
Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
15
...mi doma, o amico, il desiderio che fiacca le membra

astenendoti del tutto; ma ugualmente sopportare...
Se poi hai fretta, e il desiderio ti urge,
c'è qui da noi quella fanciulla, che desidera molto sposarsi:
è bella e tenera: senza biasimo
- credo - è la sua bellezza: falla tua sposa".
Così, diceva. E a lei io rispondevo:
"Figlia di Anfimedò, della donna nobile
e saggia, che ora la putrida terra trattiene,
son molte le gioie della dea per gli uomini giovani,
oltre la cosa divina: una sarà sufficiente.
Questo con calma, quando s'anneri la notte,
tu ed io, con l'aiuto del dio, decideremo.
Farò come tu desideri: molto...
Ma di sotto il fregio e le porte allontànati:
non rifiutarti, cara. Mi dirigerò verso i giardini
erbosi. Ma questo ora sappi: Neobule
la sposi un altro uomo. Ahimè, è sfatta, ha il doppio dei tuoi anni;
svanito è il fiore virginale,
e il fascino che un tempo aveva. Sazietà non conosce,
ma della giovinezza mostrò i confini, la folle donna:
mandala in malora! Che non m'accada,
sposando una tale donna,
di divenir la burla dei vicini: te, io desidero molto sposare.
Né infida né doppia tu sei:
lei è più scaltra e trama più inganni.
Spinto dalla fretta, temo
di fare figli ciechi e prematuri, come la cagna famosa".
Queste parole dicevo e, presa la fanciulla,
tra fiori rigogliosi la facevo adagiare; con un morbido
mantello la ricoprivo, ponendo un braccio sotto il collo
a lei, pavida come una cerbiatta che ormai desiste dalla fuga.
Con le mani le toccai dolcemente il seno,
e dove mostrava la tenera pelle, incanto di giovinezza.
Palpando tutto il bel corpo,
emisi la bianca forza, mentre sfioravo la chioma bionda.


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