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Pubblicata il: agosto 07, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie greche | Totali visite: 2325 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Divenire davvero un uomo valente
è difficile, quadrato nelle mani, nei piedi
e nella mente, plasmato senza biasimo.
* * *
Né ritengo intonato il detto
di Pittaco, pur se fu pronunciato da un uomo
saggio. «E' difficile» - disse - «esser valenti.»
Solo un dio può avere questo dono, ma un uomo
non può non essere ignobile
se una sventura lo coglie senza rimedio.
Se ha successo, ogni uomo è valente;
ma è malvagio, se ha sorte cattiva; (per più tempo è eccellente)
chi dagli dèi è amato.
Non voglio, dunque, in una speranza vuota ed inane
sciupare la mia parte di vita
bramando l'impossibile:
un uomo che sia senza biasimo, fra quanti cogliamo
il frutto della terra vasta.
Quando l'avrò trovato, a voi l'annuncerò.
Tutti io lodo e amo:
chi nulla di turpe compia volontariamente; con la necessità
non lottano neppure gli dèi.
Basta per me un uomo che non sia cattivo
né troppo stolto, e conosca la giustizia che giova alla città:
un uomo sano. Io non lo biasimerò:
al biasimo non sono incline;
infinita è la razza degli stolti.
Ogni cosa è bella, cui non si mescola nulla di turpe. |
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Il dì da la me muàrt
Con traduzione
Ta na sitàt, Trièst o Udin,
ju par un viàl di tèjs,
di vierta, quan' ch'a múdin
il colòur li fuèjs,
i colarài muàrt |
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