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Pubblicata il: luglio 21, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1422 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Sconfinato Amore
Si allontanò...
E immobile...
Fissando stelle splendide.
Forse chiamandomi...
Abbandonò la notte
per immensi chiarori.
Il vuoto folgorò l'anima,
scagliandola in abissi
infiniti di pene. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Questo affannoso e travagliato sonno
Che noi vita nomiam, come sopporti,
Pepoli mio? di che speranze il core
Vai sostentando? in che pensieri, in quanto
O gioconde o moleste opre dispensi
L'ozio che ti lasciàr gli avi remoti,
Grave retaggio e faticoso? |
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