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Pubblicata il: giugno 23, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1201 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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VOCI NEL SILENZIO
Frugo dentro il mio groviglio
in quel mormorio di rami vetusti
dove voci nel silenzio
luce cercano nel buio;
vie, cunicoli, sentieri
tra la dolce tempesta
mi conducono al bivio
dove il passo sosta.
Cigolii di pensieri come cavalli
scalpitanti nella mente
ormai l'auriga aspettano
per liberar la fronte prigioniera
che sostar mi fa irrequieto
nell'oscura nebbia di sempre. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
di Stelvio Mestrovich
A proposito di tale opera e in pieno conflitto sacro-profano, l’arguto Maestro pesarese scrisse persino una lettera al “buon Dio”. In francese, naturalmente.
“Buon Dio, ecco terminata questa povera piccola Messa. Io sono nato per l’opera buffa, Tu lo sai bene ! Poca scienza, poco cuore, ecco fatto! Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso …”
Quale commiato!
Una sottile preghiera, Rossini poteva scherzare anche con il Padreterno, per svelare tutta la sua fragilità, per palesare i suoi difetti e i suoi pregi, per richiamare l’attenzione dei posteri su un giudizio che non fosse ‘spietato’, |
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