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Pubblicata il: luglio 15, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1350 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Serena sei tu:
Sul mare e sulla terra,
mai così simili ad angeli decaduti
e i miei occhi annebbiati e chiusi
rovinati dalla luce del giorno.
Serena sei tu dentro ai miei giochi
e come il colore più vivo, acceso
riempi il grigiore di giorni annoiati…
E quando s’è fatta sera
nessuno di me si consola
avendo te come giusta preghiera
mentre vien meno bramata parola.
Sei come l’oceano calmo, cheto
e mi tuoni dentro come tempesta,
io delle tuo onde affogo, annego
tanto che poi dinanzi a me s’è festa
e urlar non saprei se d’amor s’appresta.
L’ordinata follia or festeggia
e andrà di spazi nel mio essere assorto
canterà di un ciel che poi troneggia
innominato lustro e di me accorto
mai dubitando amor mio celeste
anche dell’uomo innamorato, avvolto. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Parlo della guerra odierna ,del male che provoca ai bambini e dell'indifferenza del resto del mondo. |
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