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Pubblicata il: luglio 14, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1421 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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AL MIO UNICO GRANDE AMORE
Dentro di me una vasta pianura.
La mia mente sente una calma mai udita.
Il nero manto della tristezza,
gli artigli della preoccupazione,
le depressioni della solitudine,
sono solo un brutto ricordo di una tempesta passata.
I frammenti del mio cuore sono tenuti insieme da un filo d'amore e di purezza.
Mio dolce filo,
solo tu riesci a riparare ferite irreparabili
solo tu riesci a colmare vuoti incolmabili,
solo tu riesci a indirizzare con mano abile la mia vita,
solo tu.
Hai domato abilmente sentimenti di vendetta e di odio,
che da tempo giacevano nell'angolo più remoto di me.
Come un sarto hai chiuso gli strappi del mio cuore
Con pezzi di rossa passione, con tagli di rosea dolcezza.
Il cuore palpita anche la notte
Ma smetterebbe di farlo se la mattina
La tua calda luce di speranza smettesse di accarezzarmi il viso.
Sei linfa vitale,
acqua e terra,
aria e luce.
L'inverno delle gelide notti è passato grazie a una solida campana di vetro,
che ogni giorno mi protegge,
facendomi vedere il mondo attraverso se stessa.
(Testo inviato da Federica) |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Non mai dal cielo ch'io spirai parvolo
ridesti, o Sole, bel nume, splendido
a me, sí come oggi ch'effuso
t'amo per l'ampie vie di Livorno. |
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