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Pubblicata il: luglio 14, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1222 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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MUOIONO PASSI
Sul selciato muoiono passi
L'uomo nell'ombra del portico
ha due gradi di freddo
L'osso del mento muove qualcosa
bestemmia nome veggenza.
Le vetrine sono muri d'ambigua sostanza
all'occhio vario
mutano spessore
o sono ambigue le varietà di occhi
che evitano l'uomo.
O e' ambiguo l'uomo
che non teme la fame più dura
e scova briciole di briciole
da donare a giovani colombi.
A volte stupisce la sagoma
che non risulta dal vetro
l'immagine nostra per farci sorrisi
e stringersi in un quadrato dell'altro mondo
e pure si cercano vetri
mentre nel simulacro degli stoici
muoiono passi
ed echi non colti. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Una volta che,
come bambino,
fuori in un campo di tulipani,
indicai piano fra di loro una rosa variopinta.
ho sperimentato l'infinità del creato.
La sua piccola fronte fredda era come un cielo attendente
per farla cantare aspettai il passo del pianeta scandirsi nel suo essere |
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