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Pubblicata il: giugno 29, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1298 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Dolce paura
Dolce paura, il tuo sogno
è anche il mio
ora che siamo entrati
nella stanza senza luce
cercando solo di poter uscire.
Dolce paura, il tuo compagno
posso essere solo io,
solo io ti porterò lontano,
ti farò conoscere la mia vera vita,
ti insegnerò la non ragione.
Dolce paura, il tuo silenzio
sta distruggendo il mio odio,
se ti avvicinerai a me
ti porterò nel nido di folli baci
dove tu vestirai di nero.
Dolce paura, il tuo dolore
è anche il mio.
Il gatto imita la nostra vita.
Io ti posso liberare,
sotterrare il tuo incubo.
Dolce paura, il tuo urlo
è come una tempesta
che errando si dirige verso me,
vorrei aiutarti ma non posso,
tu solo potrai guarire.
Dolce paura, le tue nuvole
si trasformano in anarchia
e tu senza dolore la invochi.
Prova a passeggiare senza una meta
e allora mi ricorderai.
Dolce paura,
un giorno avvicinati a me.
Dolce paura,
un giorno aiutami.
Dolce paura,
un giorno diventa la mia amica.
Dolce paura,
un giorno bacia la mia bocca. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Il pianto della scavatrice
IV
Mi stringe contro il suo vecchio vello,
che profuma di bosco, e mi posa
il muso con le sue zanne di verro
o errante orso dal fiato di rosa,
sulla bocca: e intorno a me la stanza |
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