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Pubblicata il: luglio 12, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1194 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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L'ultimo sonno
È tardi,
non so se vi è colpa
né di chi sia colpa,
ma è tardi
e la memoria sfuma
È tardi
e il tepore si raffredda
È tardi
e lo spazio si stringe
a ogni pensiero
È tardi,
cala il sipario,
le luci si assopiscono
e i ricordi si accavallano
È tardi ormai,
il corpo si fredda,
la vista si fa languida,
la mente s'offusca,
e l'anima si scioglie
È tardi
e dolce mi è
questo crescente torpore,
ora che il nulla mi assorbe
e il buio vuoto mi attrae
come una spugna
che si disseta dell'acqua
È tardi,
ora la vecchiaia
fiorisce nella morte
È tardi, oramai,
e la vita sguscia via
e ogni tormento
lascia posto al sereno |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Allora un eremita, che visitava la città una volta l'anno, si fece avanti e disse: Parlaci del Piacere.
E lui rispose dicendo:
Il piacere è un canto di libertà,
Ma non è libertà. |
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