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Pubblicata il: luglio 14, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1325 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Angolo
Saetta
Grida e insulti d'inaudita ferocia
bestie dall'aria iraconda e
gl'occhi aguzzi iniettati di sangue
metamorfosi
vene roteanti di spugnosa virilità
boria
e poi
e poi più nulla
nulla
il silenzio di questa tomba fredda
mentre il fiato mio caldo si disperde
e si dispera
a nulla un'umana comprensione?
com'è debole ogni carne?
o è la purezza di questo prisma la
condanna più grande?
eppure in ques'angolo umido
sopravvivo anche a me stesso.
Vita
(Testo inviato da manuela) |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Un'aquila inseguiva una lepre per catturarla. Questa non sapeva come trovare aiuto; così, visto uno scarafaggio, il solo essere in cui il caso la fece imbattere, si diede a supplicarlo |
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