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Pubblicata il: luglio 18, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1743 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Il cacciatore
Nella mia preistorica esistenza
sapevo volare lo ricordo bene,
tra terra e cielo non c'era mistero
ero la cosa più bella del mondo intero.
Oggi la storia è tutto ciò che resta;
come ad un uccellino preso nella rete,
tra i vignali di questa campagna,
un cacciatore mi ha schiacciato la testa.
Ora sono qui, senza cielo solo terra
mentre raduno idee e poche piume
provo a spiccare il volo.
Dunque è questo il cielo dell'invidia,
armata di fame e di uno stolto cane
si nutre d'ali ma non sa volare;
che a certi mali non c'è rimedio è vero,
come all'ignoranza di chi ne va fiero.
La mia testa schiacciata e poi il mio cervello
perduti, come l'anima di chi non ama il bello.
Oggi o domani, come sempre in questa stagione,
tra i vignali di questa campagna
ripasserà il cacciatore. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Ho sciolto l'amore in cucchiaino
l'ho infilato in una siringa |
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