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Pubblicata il: ottobre 15, 2014 |
Da: Paolo Mazzocchini
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1249 | Valorazione:     
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Se dovessi andarmene
adesso, ti resterebbero vestigia
immemorabili di me: ciabatte
spaiate sul pavimento, l’incavo
in dissolvenza sul cuscino del mio
fondoschiena, occhiali da presbite
male arrovesciati – astuccio sbadata
mente aperto - sul centrino che con
cura certosina ricamavi per il nostro
anniversario d’argento. Composto
simulacro mio sullo schienale
della sedia di vimini, di guardia a un
fascio gualcito di giornali, apparirebbe
solo la camicia di flanella che stiravi
con appuntito zelo ieri sera. Svagati
sedimenti del mio transito nel cosmo
appena disturbato della stanza: l’impronta
imperdonabile del pollice – un po’ grassa
in trasparenza - sul touch screen
del tablet, già dissimulata da granuli
di polline e di forfora leggera. La polvere
di sole che mulina nel calco d’aria
di me, assente, sul divano. La pagina
che una bava di corrente dall’uscio
semichiuso gira - impunemente, senza
il mio permesso - di là dell’ultimo
sacro confine del segnalibro. |
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Commenti degli utenti |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Non io del grasso fiale mi nutrico.
Lascio la cera e il miele nel lor bugno.
Ma spicco la susina afra dal prugno
semiano, e mi piace l'orichico |
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