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Pubblicata il: luglio 23, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1166 | Valorazione
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 Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Piermarino Scoccia
POSSEDERE LA NOIA
Quattro mura piene di nulla
Posseggo non ho
Mi faccio un tè pensando a me
Riguardo il tè
Era meglio un caffè
Leggerò un libro
Divento un libro
Quattro righe
Lo butto
Leggerò un giornale
Politichesteri cronacultura dittatura
Siliconi coglioni vagoni
Letto riletto straletto
Stramaledetto foglio bianco pieno d'inchiostro
La finanzata
Lo sporc
Spettacoli vari tra i miei divari
Guarderò il televisore
Spento
Come me
Lo accendo rimanendo spento
Pubblicacittàpubblicitaria
L'importante è sapere che ci si è
Dio ci è
Pubblicità evoluta
Spengo spegnere spegnersi
Risparmiarsi
Mi stendo sul divano
Penso
Guardo l'orologio
Penso all'orologio
Spengo l'orologio
Ho tutto il tempo del mondo come l'aria
I polmoni quelli sono
Dipingerò una tela bianca
Che bianca rimane
Accenderò una sigaretta
La sigaretta
Cercando posto tra aria e tempo
Nei polmoni ristretti tipo mansarda a tarda sera
Mostarda sui gins
Volgo lo sguardo intorno.........un disco
Mi ascolto proprio un disco
Rumore armonia ritmo melodia
Selotenga
Mille buchi neri
Scaturiscono note da non notare
Mi appoggio coi gomiti al tavolo della cucina
Aspiro con fastidio dalla sigaretta spenta da secoli
Ho perso il fuoco non trovo il fuoco
Stocercandolo
Ricordi progetti memori palazzi decadenti
Gioco con l'accendino ritrovato
Col cucchiaino col lavandino
Con la tazza da tè piena di tè
Che capovolgo maldestro
con un rovescio disinvolto della mano
a cercar aria sopra un libro di fiabe russe
che come bimbo volevo guardare le figure
lo faccio dopo pulisco dopo
ho tutto il tempo come l'aria
sono stanco d'annoiarmi ho fame
cioccolata?
Panessalame!
Accendo laradio
Discomesepubblicittàconsiglimassaie
Lavandaie per luomo forte
Er gajardo beffardo sensa palle
Consigli per conigli affaccendati
In riva a un letto participio
Consiglio intrigante
Dio c'è
In via dei santi peccatori al numero tre
Orario continuato stipendio dimezzato
Spengo la radio sensa spegnere me
Ero già spento
Ndrò a dormire senza sonno
Ho mille cose non ho niente
Non posseggo non voglio
Mi metto a cantare |
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