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Pubblicata il: luglio 29, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1264 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Terra - 2
Amore amore mio
Occhi profondi e verdi come il mare
Acqua che scorre limpida nelle tue iridi amare
Io cerco la luce delle tue pupille nella carne scivolosa del mondo
In ogni sguardo in ogni sogno che non sia il mio
Inutile scempio di carne violenta
Tu riposi nella lontananza della tua rabbia
Del tuo non perdono ed io non so piangere
Non so dimenticare
Come te
La tua voce spaccata dal dolore è un balsamo
Di velluto per la mia anima spalancata sull'infamia
Ed io ti amo come la prima luce della primavera
Nonostante il male
Che ci divide e che ci attrae
Che prende il mano il mondo e ci gioca
Come un abile tennista.
In questo osceno gioco delle parti che ci consegna
A due rive separate.
Amore vuol dire amare
Amare vuol dire sperare
Sperare vuol dire guardarti nella luce incrinata del giorno
Che ti consegna viva e tremante al mio sguardo immondo.
E se un giorno mi diranno che sbagliavo
Alla luce dei tuoi occhi li porterò
Chiedendo loro in buona fede
Come possono nonostante quella luce ragionare.
E se un giorno mi diranno hai ragione
Li porterò ad ascoltare il tuo respiro
Chiedendo loro come possono
E in nome di quale principio
Di fronte al sacro giudicare.
In questa mattinata di un settembre generoso
Con la muta dei cani che abbaia sotto casa
Io regalo alle tue spalle ed al mondo
Il peso che la mia anima ha sgravato
Tu ne farai ghirlande da deporre
Sull'altare dei giorni morti
Il mondo ne faccia quel che vuole
E anche se dovesse coltivarci campi
Nascerebbe comunque e sempre amore. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Accanto a me, sul pavimento, c'è un grande contenitore, forse quadrato e dalle pareti invisibili, pieno di parole. Sostantivi, aggettivi, verbi e avverbi, articoli, congiunzioni: tutti dentro alla rinfusa, senza una logica definita, come granelli di sabbia sfuggiti dal piccolo pugno di un bambino e caduti nel suo secchiello rosso appoggiato sull'arenile |
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