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Pubblicata il: luglio 29, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1543 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Terra
ciao mare ciao sole ciao terra mia lontana
io scendo nelle tue viscere calde
e trovo nei misteri del tuo salubre humus il mio feto
che aspetta da mille anni di essere messo al mondo
domani mi diranno era troppo tardi ma oggi nessuno sa
nessuno può fermare la mia mano
che percorre avida le tue linee curve
fino al tuo sesso che sa di dolce ed acre
e nella dolce spaventosa caverna sprofondo
divenendo io stessa oscura profondità
silenzio e acqua.
E forse domani un gemito ci libererà entrambe. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
ALBA
Ma come amore
i cantori
son ciechi.
Sulla notte verde,
le saetas
lasciano tracce d'iride |
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