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Pubblicata il: luglio 21, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie latine | Totali visite: 1556 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Marco Valerio Marziale
Epigrammi
Libro Dodicesimo
31 • LA VILLA DEL POETA
Questo vago boschetto e queste fonti,
quest'ombra di luce screziata
del pergolato dai penduli rami,
questo rigagnoletto inalveato
d'acqua per irrigare
e i prati ed i rosai che non la cedono
a quelli di Pesto,
in fioritura per due volte all'anno,
gli ortaggi, che nel mese di gennaio
verdeggiano dal gelo non bruciati,
e l'anguilla allevata dentro casa
e che nuota nella coperta vasca,
la piccionaia di bianco intonacata,
che piccioni produce anch'essi bianchi,
son tutti doni della mia padrona.
Al mio ritorno, dopo sette lustri,
questo regno di pace e questa casa
mi offerse in dono.
Se or mi concedesse Nausicaa
i giardini paterni,
potrei dire ad Alcinoo:
«Io preferisco i miei". |
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Commenti degli utenti |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
L'illusione è che tu semplicemente
Stia leggendo questa poesia.
La realtà è che questa è
più di una poesia.
Questo è il coltello
Di un accattone. |
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