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Pubblicata il: agosto 03, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie latine | Totali visite: 2209 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Marco Valerio Marziale
Epigrammi
Libro Undicesimo
31 • UN PRANZO A BASE DI ZUCCHE
Cecilio è l'Atreo delle zucche
così bene le taglia in mille pezzi,
come se fossero i figli di Tieste.
Subito le avrai nell'antipasto
e ne avrai ancora
alla prima portata e alla seconda
e alla terza ancora zucche avrai
e infine ancora zucche per dessert.
Torte insipide ne fa il pasticciere,
manipola con esse piatti vari
e bocconcini simili a quei datteri
che vengono mangiati nei teatri.
Con esse il cuciniere fa un impasto
che ti sembra di fave e di lenticchie,
imita ancor con esse
portate di boleti e sanguinacci
e code di tonno giovane
e piccole sardine. Il dispensiere
prova con esse la sua abilità
e, furbo diplomato,
con varia mistura di sapori
e con foglie di ruta
certe ghiottonerie confeziona
che sembran specialità capelliane.
Cecilio in questo modo
riempie scodelle e piatti lunghi,
salsiere e capace vasellame.
Tutto questo è magnifico per lui,
lo giudica elegante,
spendere appena appena un asse
per portate sì varie e numerose. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Nella foresta di cactus
un lamento bianco
si stringe in antico polline
mentre una luna di giada
sorge dall'acqua
ritagliando artigli di rami |
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