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Pubblicata il: dicembre 15, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie svedesi | Totali visite: 2367 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Ulf Eriksson
PER TE CHE RICHIEDI UNA POESIA
Stanotte mi sono chinato sul tuo letto
Abbracciavi l’aria con le mani
E la vita volgeva occhi grandi verso te
Lo so: il nostro giorno era stato la scogliera
da cui sei uscita con violenza
Ma come l’acqua dalla scogliera
venisti verso la mia bocca,
e tutto fu luna e profumo d’acero
Proprio fra il sonno e la veglia
Ora lo sai: la poesia è possibile
per questa cosa che manca a metà. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
L' estate era al suo meriggio,
e la notte al suo colmo;
e ogni stella, nella sua propria orbita,
brillava pallida, pur nella luce
della luna, che piu' lucente e piu' fredda |
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