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Pubblicata il: agosto 07, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie tedesche | Totali visite: 1539 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Johann Wolfgang Goethe
Francoforte 28 agosto 1749 Weimar, 22 marzo 1832
IL GIOVANE NOBILE E LA MUGNAIA
Il giovane nobile
Dove vai, dove vai,
bella mugnaia?
Come ti chiami?
La mugnaia
Lisetta.
Il giovane nobile
Dove, dove vai,
con il rastrello in mano?
La mugnaia
Nel campo, nel prato
di mio padre sono diretta.
Il giovane nobile
E così sola ci vai?
La mugnaia
Devo riporre il fieno, lo puoi
vedere dal rastrello che porto.
Nel giardino attiguo le pere
cominciano ad essere mature,
cogliere le voglio.
Il giovane nobile
Non c'è un pergolato tranquillo lì vicino?
La mugnaia
Ce ne sono due, non uno,
da tutte due le parti.
Il giovane nobile
Io vengo dietro a te,
e nel mezzogiorno rovente
lì dentro in segreto potremo rifugiarci.
Non vuoi, nella verde intima casa -
La mugnaia
Non mi salverei dalle chiacchiere.
Il giovane nobile
Non riposerai nelle mie braccia?
La mugnaia
Neanche parlarne!
Chi bacia la brava mugnaia,
in quel momento è nei guai.
È scuro il vostro bell'abito,
sporcarlo tutto di bianco
sarebbe per me un dispiacere.
Ognuno con i suoi pari! Solo così non sbaglio!
In questo modo voglio vivere e morire!
Mi tengo per amore il garzone del mugnaio;
con lui non c'è niente da rovinare. |
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Solcato in fuga a vele spiegate il mare profondo,
Attis correndo raggiunse d'impeto il bosco frigio
e in mezzo alla foresta i luoghi oscuri della dea;
fuori di sé, in preda a una furia rabbiosa,
si recise il sesso con una pietra aguzza.
Sentì così ogni forza d'uomo sfuggirgli dal corpo
(goccia a goccia il suo sangue bagnava la terra);
strinse nelle mani candide il piccolo tamburo |
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