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Pubblicata il: agosto 10, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie tedesche | Totali visite: 5305 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Novalis - Inni alla notte
VI
ANELITO ALLA MORTE
Laggiù nel suo grembo, lontano
dai regni della luce, ci accolga
la terra! Furia di dolori e spinta
selvaggia è segno di lieta partenza.
Dentro l'angusta barca è veloce
l'approdo alla riva del cielo.
Sia lodata da noi l'eterna notte,
sia lodato il sonno eterno.
Ci ha riscaldati il torrido giorno,
ci ha fatti avvizzire il lungo affanno.
Non ci attraggono più terre straniere,
vogliamo tornare alla casa del Padre.
Qui nel mondo che fare se la nostra
fedeltà più non conta, né l'amore?
L'antico è già da tutti abbandonato
e noi del nuovo siamo incuranti.
Sta solitario, in preda allo sconforto,
chi ardente e devoto ama il passato.
Il tempo in cui gli spiriti ardevano
luminosi in altissime fiamme,
e gli uomini conoscevano ancora
la mano e il volto del Padre.
Qualche nobile spirito incorrotto
alla sua prima immagine era eguale.
Il tempo, in cui fiorivano ancora
smaglianti i ceppi antichissimi,
e per il regno del cielo i fanciulli
si votavano al martirio, alla morte.
E se anche parlavano vita e piacere,
più di un cuore si spezzò per amore.
Il tempo, in cui Dio stesso agli uomini
si è rivelato in giovane ardore,
e ha consacrato la sua dolce vita
per forza d'amore a morte immatura.
E angoscia e dolore non ha respinto
da sé, soltanto per esserci caro.
Con ansia struggente vediamo il passato
avvolto in notte profonda,
non sarà mai placata l'ardente
sete nel nostro tempo caduco.
E noi dovremo tornare in patria
per vedere questo sacro tempo.
Che cosa indugia il nostro ritorno?
Già riposano in pace i più cari.
Conclude il corso della nostra vita
la loro tomba: siamo ansiosi e tristi.
Più nulla abbiamo qui da cercare -
il cuore è sazio - il mondo è vuoto.
Per ogni vena ci trascorre un dolce
brivido, misterioso e infinito -
mi sembra di udire, da lontananze
profonde, un'eco del nostro lutto.
Per noi sospirano anche gli amati,
ci mandano il soffio del loro anelito.
Laggiù ci accolga la sposa
soave, e Gesù prediletto -
Consolato spunta il crepuscolo
per gli amanti, i cuori afflitti.
Un sogno spezza i nostri legami
e ci immerge nel grembo del Padre. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
64 • CHI SI LODA, SI SBRODA
Sei bella, Fabulla, lo sappiamo,
e giovane, e questo è pure vero,
e ricca: chi potrebbe mai negarlo?
Ma quando tu ti lodi di soverchio,
né ricca sei, né giovane, né bella. |
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