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Pubblicata il: luglio 02, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie tedesche | Totali visite: 1975 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Dalla colma città, che dormirebbe
lieta sognando le sue Terme eccelse,
dritta si stacca, e irrompe nella Febbre,
questa via delle tombe. E le finestre
degli ultimi poderi, ora, la incalzano
con un malvagio sguardo. Essa lo avverte
lancinarle la nuca; e più s'affretta
a proceder struggendo, in fin che sbocca
anelante all'aperto; e leva supplice
verso i cieli il suo vuoto; e ansiosa spia,
se sguardo di finestra non la fieda.
Poi, mentre accenna d'avanzar securi
ai lontani acquedotti, - ecco che i cieli
scambian con essa un più tenace vuoto. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
ossi dell'eco
asilo sotto il mio passo tutto il giorno
i loro festini smorzati mentre la carne cade
erompendo senza paura né vento favorevole
le guantilope del senso e del nonsenso corrono
prese dai vermi per quel che sono
1935. |
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