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Pubblicata il: luglio 18, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poeti di lingua portoghese | Totali visite: 2132 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Fernando Pessoa
L'abisso
Tra me e la mia coscienza
c' è un abisso
nel cui fondo invisibile scorre
il rumore di un fiume lontano dai soli,
il cui suono reale è cupo e freddo -
Ah, in qualche punto del pensare della nostra anima,
freddo e scuro e incredibilmente vecchio,
in se stesso e non nella sua dichiarata apparenza.
Il mio ascoltare è diventato il mio vedere
quel sommerso fiume senza luogo.
Il suo rumore silenzioso libera sempre
il mio pensiero dal potere del mio pensiero di sognare.
Una temibile realtà appartiene
a quel fiume di mute, astratte canzoni
che parlano della non realtà
del suo andare verso nessun mare.
Ecco! Con gli occhi del mio sognato sentire
io sento il non visto fiume trasportare
verso dove non va tutte le cose
di cui è fatto il mio pensiero - il Pensiero
in Sé, e il Mondo, e Dio, che
fluttuano in quell' impossibile fiume.
Ah, le idee di Dio, del Mondo,
di Me stesso e del Mistero,
come da uno sconosciuto bastione colpito,
scorrono con quel fiume verso quel mare
che non ha raggiunto né raggiungerà mai
e apparterrà al suo moto legato alla notte.
Oh, ancora verso quel sole su quella spiaggia
di quell' inattingibile oceano! |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Dante Alleghier, s'i' so' buon begolardo,
tu me ne tien' ben la lancia a le reni;
s'io desno con altrui, e tu vi ceni;
s'io mordo 'l grasso, e tu vi sughi el lardo;
s'io cimo 'l pannó, e tu vi freghi el cardo; |
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