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Pubblicata il: agosto 03, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poeti maledetti | Totali visite: 4233 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Charles Baudelaire
SPLEEN E IDEALE
25
Tu metteresti l'universo intero nella tua alcova donna impura: la noia ti rende crudele. Per tenere in esercizio i tuoi denti al tuo singolare gioco, ti necessita, ogni giorno, un cuore sulla rastrelliera. I tuoi occhi, illuminati come botteghe o antenne fiammeggianti nelle feste pubbliche, fanno uso, con insolenza, d'un potere preso a prestito senza conoscere la legge della bellezza.
O macchina cieca e sorda, feconda in atrocità! Salutare strumento che ti sazi del sangue del mondo, com'è che non hai vergogna, com'è che non vedi impallidire le tue attrattive dinanzi a ogni specchio? La grandezza del male in cui ti reputi sapiente non t'ha mai fatto indietreggiare di spavento, quando la natura, grande nei suoi fini segreti, si serve di te, femmina, regina del peccato - di te, vile animale - per plasmare un genio? O fangosa grandezza! suprema ignominia! |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Sono rimasta
lì
a contemplare il luogo
della sciagura: corpi
tragici, a terra, lance
spezzate e
sangue, il sangue ovunque. |
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